Il Presidente nazionale di ASSOARMA, Gen. C.A. (ris.) Paolo Gerometta, richiama il significato profondo della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate come momento di memoria, coesione e impegno verso un futuro di libertà e sicurezza condivisa.
Anche nel più remoto Comune della nostra Penisola, il 4 novembre si celebrerà la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Una ricorrenza che ci riporta al momento in cui l’Italia ritrovò la sua unità e la sua libertà, alla fine della Prima Guerra Mondiale, una commemorazione volta a rendere omaggio ed esprimere gratitudine verso chi ha dato la vita per un’Italia unita con i suoi Valori e le sue Tradizioni di libertà e pace.
Certamente sarà anche un momento di raccoglimento collettivo e personale.
Noi lo faremo condividendone ogni sentimento, riflessione ed evento nonchè indossando al bavero sinistro il simbolo floreale “Myosotis” (Non ti scordar di me) dedicato proprio al ricordo dei Caduti di tutte le guerre e delle missioni internazionali per la pace. Inoltre, il 3 novembre alle 15.30, presso la Basilica romana di Santa Croce in Gerusalemme dedicheremo al ricordo di tutti i Caduti l’evento “Eroismo e Memoria”: una narrazione in versi, musica e canto del Coro Polifonico “Salvo D’Acquisto” (Coro interforze della Famiglia Militare) con la partecipazione della Fanfara del 4° Reggimento Carabinieri a Cavallo.
Questa giornata così significativa, ci deve anche esortare a guardare avanti con consapevolezza, senso di responsabilità e speranza, richiamando la nostra attenzione sul futuro della nostra Italia e quindi di tutti noi. Infatti, il significato profondo di questa ricorrenza sta proprio nel messaggio di rispetto, fiducia, solidarietà ed unità che essa sottende e risulta tale da creare un abbraccio ideale tra tutti gli italiani e le loro libere Istituzioni, espressioni autentiche e concrete discendenti dai principi cardine della nostra Costituzione.
4 Novembre, ricorrenza in cui si rende onore anche alle nostre Forze Armate. Credo quindi che tale abbraccio dovrà essere destinato in modo particolarmente sentito a chi serve la Patria in divisa con spirito di servizio, impegno, dedizione, senso del dovere ed è costantemente in grado di essere “ponte e sintesi” tra generazioni, tra territori, tra culture ed ideali diversi.
Chi ha veramente a cuore il proprio Paese sa bene che la pace non può essere garantita senza un’adeguata cornice di sicurezza come la “Difesa”. Sa anche che, oggi più che mai, la sicurezza non è solo un compito di carattere militare bensì un valore condiviso, una missione collettiva, una visione di futuro da costruire insieme in modo da renderlo sempre più sicuro, credibile, giusto e proiettato oltre ogni divisione…ed anche questo ci viene rammentato dal sacrificio e dal ricordo dei nostri Caduti.









