TORINO
CONSERVATORIO G. VERDI
→ Piazza Bodoni 6
I concerti saranno a Ingresso libero fino a esaurimento posti.
I concerti del 12, 21, 25, 31 gennaio 2025 saranno a prenotazione obbligatoria
online al seguente link: www.eventi.conservatoriotorino.eu
Estrapolato
Gli studiosi sono concordi nell’affermare che il parlare più lingue costituisce una vera e propria palestra per il cervello, permette di acquisire contenuti culturali, punti di vista diversi e una maggiore apertura mentale.
A gennaio 2025, con l’apertura delle Universiadi invernali, la città di Torino diventa un’arena aperta a giovani studenti sportivi di tutto il mondo, che si incontreranno e confronteranno tra loro avviando un dialogo culturale ed esperienziale straordinario. È in questo contesto che si inserisce la rassegna Sports et Divertissements ideata dal Conservatorio “G. Verdi” di Torino insieme all’Accademia Albertina di Belle Arti, lo IAAD-Istituto d’Arte Applicata e Design, il Conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo e il Conservatorio “G. Cantelli” di Novara, l'Università e il Politecnico di Torino, tutte Istituzioni partner del progetto “International Routes: Arts Creating Future”, finanziato dal Ministero Università e Ricerca con fondi PNRR.
Anche questo progetto nasce dall’unione di linguaggi diversi, mettendo fi anco a fi anco nella progettazione e nella realizzazione studenti e artisti, docenti e relatori che creano e condividono col pubblico progetti e performance, confrontandosi su saperi ed esperienze, sperimentando la capacità di stare insieme e lavorare fianco a fianco, scoprendo che anche in questo caso il parlare lingue diverse non divide ma unisce e permette davvero di acquisire punti di vista diversi.
Si uniscono in questo tratto di strada artisti che vengono da lontano, dalla Geidai University di Tokyo e dalla Meadows School of Arts di Dallas, così come i suoni della Fanfara della Brigata Taurinense, che traduce anche in musica l’impegno messo a disposizione dall’Esercito Italiano nei giorni delle Universiadi, mentre i giovani dei Conservatori di Torino, Cuneo e Novara intrecciano ritmi e repertori, l’Accademia di Belle Arti cura la grafica e gli artisti dello IAAD il fashion design, con l’Università che presenta un video dedicato al progetto e il Politecnico che partecipa alla rassegna con il coro PolitEtnico.
Senza dimenticare una versione in chiave jazz dell’Inno Gaudeamus Igitur creata dal Conservatorio di Torino come omaggio a tutti i giovani sportivi universitari in arrivo in città e registrata presso il Centro di Produzione Rai di Torino, in collaborazione con Rai Radio.
I principali attori del sistema culturale e dell’Alta Formazione del nostro territorio sono quindi presenti in questa rassegna.
Parliamo linguaggi diversi, ma questa è la nostra forza ed è quello che raccontiamo nelle pagine di questo libretto e a tutti coloro che verranno a seguirci.
Vi aspettiamo!
Francesco Pennarola
Direttore del Conservatorio
“Giuseppe Verdi” di Torino
Musica e sport sono un binomio intimamente associato nella cultura classica: l’una e l’altro servivano a modellare l’uomo nella sua bellezza fisica e morale.
Non a caso, la preparazione ginnicaera accompagnata dal suono dell’aulòs, lo strumento a fiato più diffuso nella Grecia antica, il cui suono acuto e penetrante accompagnava e stimolava l’esercizio atletico; al lancio del giavellotto e del disco, al salto, alla lotta ci si allenava in presenza di un “auleta”, così come le sue note accompagnavano le gare di pentathlon.
Duemilacinquecento anni dopo, sono certamente mutate le forme e le modalità di espressione, ma non il messaggio: oggi come nel mondo antico, la musica e lo sport servono ad educare, a coltivare l’armonia dell’anima e del corpo.
E ciò che è armonico nel singolo individuo, diventa armonico nella dimensione sociale in cui ognuno di noi è inserito.
Per questo il nostro Conservatorio è onorato di esibirsi in occasione delle Universiadi: non è solo un saggio di musica in mezzo alle gare sportive, ma un messaggio più profondo, un modo per ribadire che la musica e lo sport fanno bene!
12 GENNAIO 2025 - H. 20:30
SALONE DEL CONSERVATORIO “G. VERDI”
Start and play!
Richard Strauss (1864-1949) : Fanfare für die Wiener Philarmoniker
Edward Elgar (1857-1934) : da Enigma Variations: Nimrod
John Williams (*1932) : Hymn to the Fallen
Chris Hazell (*1948) : Another Cat: Kraken - Ensemble di ottoni e percussioni del Conservatorio “G. Verdi" di Torino
John Williams (*1932) : Olympic Fanfare and Theme
Ludwig van Beethoven (1770-1827) - Marco Calandri (*1972) : Marcia per musica militare WoO 24
Giacomo Puccini (1858-1924) : Corazzata Sicilia. Marcia d’ordinanza composta su motivi de La Bohème
Darius Milhaud (1892-1974) : da West Point Suite op. 313: Fanfare (prima esecuzione in Italia)
Joe Zawinul (1932- 2007) : Birdland
Marco Calandri : Inno del 1° Reggimento Alpini (da un appunto musicale del S.Ten. Giuseppe Navone)
Raffaele Cuconato : La marcia dei coscritti piemontesi
Eugenio Palazzi (1859-1940) Inno degli Alpini
Goffredo Mameli (1827-1849) - Michele Novaro (1818-1885) - Nyon, nyon
Fanfara della Brigata Alpina Taurinense 1°Luogotenente Marco Calandri, direttore
Durante la serata verrà consegnato il Premio “Sergio Bonessio” conferito dall’Associazione Congedati della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense.
Verrà inoltre assegnerà una borsa di studio a Ludovica Migliardi per il migliore diploma accademico di I livello in Percussioni conseguito nell'anno accademico 2023/24.
SITO INTERNET
https://www.artscreatingfuture.it/giornata-festival/25-gennaio/
SEDI INFO
https://www.artscreatingfuture.it/sedi-e-info/
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ON LINE
Conservatorio Giuseppe Verdi
La costruzione dell'edificio che ospita il Conservatorio Statale di Musica di Torino risale al 1928 e fu progettato dall’architetto Giovanni Ricci del Civico Servizio dei Lavori Pubblici di Torino. Il Conservatorio fu ufficialmente inaugurato il 13 febbraio 1936 quando il preesistente Istituto Musicale "Giuseppe Verdi", nato nel 1866 come "Istituto Musicale della Città di Torino", passò allo Stato nei primi anni del XX secolo diventando Regio Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino.
Il Salone dei Concerti è ritenuto il migliore ambiente acustico della città ed è munito di un organo da concerto inaugurato il 10 maggio 1933. Dopo un incendio nel 1984, il salone è stato chiuso e l’edificio è stato oggetto di grandi ristrutturazioni nel 1986. Il Salone del Conservatorio è stato, tra l'altro, sede dei concerti pubblici dell’Orchestra Sinfonica e del Coro di Torino della RAI dal 1945 al 1952, quando fu costruito l’Auditorium RAI.