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venerdì 7 giugno 2024

15 Giugno Battaglia del Solstizio - Associazione Nazionale Artiglieri Sezione provinciale di Torino : 16 GIUGNO 2024 FESTA DELL'ARMA DI ARTIGLIERIA

 Festa dell'Arma di Artiglieria

Domenica 16 giugno 2024 - Programma di massima


La Battaglia del Solstizio 15 Giugno 

Durante la Battaglia del Solstizio (15 – 22 giugno 1918) l’artiglieria italiana diede il suo più glorioso contributo all’esito vittorioso della Grande Guerra.

                                                      FILMATO  EVENTO 

1^ FASE: Monumento all'Artigliere da Montagna (Piazza Adriano).

Ore 08,30: Ritrovo presso il Monumento.

Ore 09,00: Inizio cerimonia. A seguire: Alzabandiera; Onori ai Caduti;

Deposizione di una Corona di Alloro al Monumento;

Preghiera dell’Artigliere da Montagna.

2^ FASE: Monumento all'Artiglieria (Corso Vittorio E. – ingresso Parco del Valentino).

Ore 10,00: Ritrovo presso il Monumento.

Ore 10,15: Inizio cerimonia. A seguire: Onori ai Caduti;

Deposizione di una Corona di Alloro al Monumento;

Preghiera dell’Artigliere.

3^ FASE: Sede della Sezione Provinciale (corso Kossuth 50).

Ore 11,15: Ritrovo presso la Sede.

Ore 11,30: Inizio cerimonia. A seguire: Alzabandiera;

Deposizione di una Corona di Alloro;

Lettura dei messaggi augurali;

Allocuzione.

Ore 12,00: Santa Messa, officiata dal Cappellano Militare;

Preghiera dell’Artigliere.

Ore 13,00: Aperitivo e pranzo a buffet.


ASSOCIAZIONE NAZIONALE ARTIGLIERI D’ITALIA

 Sezione Provinciale di Torino 

- ( “Gen. Alessandro Goria di Dusino”) - Corso Kossuth 50 int.14 - 10132 Torino Tel. 011/ 817.05.60 (Ufficio segreteria: il martedì e giovedì dalle ore 15,15 alle ore 17,15) (Servizio di segreteria telefonica) - E-mail: anartitorino@libero.it



Alle prime luci dell’alba del 15 giugno 1918 l’Austria Ungheria, scatenò una poderosa offensiva con l’unico e fondamentale obiettivo di sconfiggere definitivamente l’Italia. L’artiglieria italiana ebbe un ruolo fondamentale nel corso della Battaglia del Solstizio. Non si limitò, come fino ad allora era accaduto, ad ostacolare il movimento delle fanterie avversarie solo dopo il loro scatto dalle trincee ma, applicando una nuova dottrina, sviluppò un’azione di fuoco potente e coordinato sulle stesse e sui centri vitali avversari nei momenti precedenti all’attacco.

Terminata la fase delle grandi offensive l’Esercito era passato alla difensiva, concetto che gli artiglieri interpretarono in termini dinamici sviluppando azioni di fuoco finalizzate alla ricerca e distruzione del nemico all’interno delle sue linee per ridurne l’iniziativa e l’aggressività. L’attacco nemico doveva essere infranto col fuoco dell’artiglieria e col movimento, concretizzato dai contrattacchi della fanteria. Nasceva la tecnica della contropreparazione intesa come energica reazione alla preparazione avversaria all’attacco.

Quando, alle 3 del mattino del 15 giugno le artiglierie austriache iniziarono la preparazione sulle nostre linee e le fanterie cominciarono a muovere verso le aree di concentramento, furono investite da un violentissimo fuoco di reazione tanto che in alcuni casi nei comandi avversari si arrivò a pensare ad un concomitante inizio di un’offensiva da parte italiana.

Sugli altipiani la contropreparazione fu addirittura anticipata cogliendo i reparti di fanteria in movimento ed allo scoperto, interrompendo le comunicazioni in un momento così critico, riducendo l’efficienza del fuoco delle batterie avversarie. Sul Monte Grappa la pressione austro-ungarica subì una forte flessione per effetto del fuoco di contropreparazione iniziato contemporaneamente a quello avversario. L’attacco austro-ungarico a cavallo del Brenta, con l’obiettivo di sboccare in pianura, fu velocemente arrestato. Inoltre. l’intervento dell’artiglieria risultò così rilevante da rendere vano l’intervento delle riserve austro-ungariche che furono decimate durante la marcia di avvicinamento alla linea di combattimento.

Sul Piave l’azione si concentrò sulle unità che si predisponevano a forzare il corso d’acqua, rendendo l’attraversamento risultò difficilissimo.

La successiva fase di sbarramento, eseguita in stretto coordinamento con l’aviazione e la fanteria che reiterava massicci e sanguinosi contrattacchi, non si interruppe annullando ogni tentativo di attraversamento con la distruzione sistematica di ponti e passerelle.

Il 23 giugno, dopo otto giorni di accaniti combattimenti e di un incessante fuoco di artiglieria, il Comando austro-ungarico, preso atto del fallimento dell’operazione, disponeva lo sganciamento delle truppe ed il loro ripiegamento sulle basi di partenza. La battaglia era finita.



INNO ARTIGLIERI  


Preghiera dell’Artigliere

Dio onnipotente ed eterno,
a Te, Padre delle genti e Signore dell’universo,
noi, Artiglieri d’Italia, eleviamo i cuori.

Ti ringraziamo
per la terra che ci hai donato come Patria.

Dona, Ti preghiamo Signore,
riposo eterno ai nostri caduti.

Noi, eredi del loro generoso sacrificio,
restiamo fedeli alla loro consegna
e alla nostra Bandiera,
ma Tu, Signore, resta accanto a noi.

Purifica con il fuoco del tuo amore i nostri cuori
e tempra le nostre volontà;
rendici degni di promuovere
il bene prezioso della pace
e di costruire,
in fraterna collaborazione con tutti i popoli,
un mondo più libero e più giusto.

Donaci, Ti preghiamo Signore,
la forza di custodire e difendere,
anche con il nostro generoso servizio alla Patria,
la serenità delle nostre case
e la dignità della nostra Terra.

AMEN!

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